Mi piace pensare ai fiori che danno colore alla vita e sono vita.
Mi piace inserirli nel contesto dell'esistenza e nel nostro modo di
viverla.
Penso che i fiori a volte ci rappresentano. Il nostro sito è solare
con un fiore tanto bello e allegro qual è il girasole; dalla singola
pianta agli splendidi campi con gli arboscelli tutti uguali, con le
testine che ruotano sempre verso i raggi del sole e che assomigliano
al sole.
A tutti noi, malati di Les, capita più o meno spesso, il desiderio
di voltarci verso il sole a catturare tutti i raggi, proprio come
il girasole che ogni mattino è volto verso Est. Noi sappiamo che questo
non è permesso. Una sbirciatina ogni tanto, un raggio catturato di
straforo per sentire "il sole"; nulla di più.
La natura dispone però di tanti doni e osservandola con occhi meno
frettolosi, si possono cogliere aspetti semplici e bellissimi.
Non mi è permesso comportami come il girasole, ma posso guardare
i campi in fiore e apprezzare la carezza di qualche raggio "proibito".
La Violetta Africana ci assomiglia: come noi ha bisogno di cure e
amore per fiorire e rifiorire; come noi ha bisogno di tanta luce,
ma non sopporta i raggi diretti del sole. Ha splendidi petali variegati;
fiori diversi eppure bellissimi.
Stessa pianta eppure diversa, proprio come noi, accomunati in una
strana malattia chiamata Les, ma tanto diversi gli uni dagli altri.
Ci assomiglia, certo, nella sua unicità e contemporaneamente nella
sua varietà, come noi malati di Les.
Il Les "la malattia dai mille volti".
Rosy Pelissero
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