Pubblicato su ICARO n. 31

Tradotto da: Lupus Letter – Vol. 2 n. 1 – Primavera 1997

COME MANGIARE SE SI HA IL LUPUS

Kristine M. Napier, M.P.H., R.D., I.D.

Come la maggior parte dei pazienti affetti da lupus, fareste qualunque cosa pur di evitare le giornate di dolore e di stanchezza. Facendo leva su questo desiderio di star bene, persone poco oneste e fabbricanti di prodotti imbrogliano i pazienti di lupus. Molti di questi prodotti sono alimenti o integratori alimentari che, secondo le promesse del fabbricante, allevieranno o addirittura cureranno la malattia.

Ma i pazienti di lupus devono stare attenti a non cadere in queste trappole – per diverse ragioni. Infatti alcuni dei prodotti non solo sono inutili ma sono anche dannosi. Possono essere dannosi per quello che sono, ma anche perché le persone che li usano potrebbero interrompere l’assunzione dei medicinali prescritti, cosa che alla fine potrebbe causare una riacutizzazione. Molti di questi prodotti possono anche essere veramente costosi ed assorbire denaro che potrebbe essere speso meglio in altro modo.

Comunque ci si domanda ancora se esistano terapie alimentari o dietetiche utili per il lupus. Purtroppo solo poche terapie dietetiche per il lupus sono state studiate a fondo. Quindi, può essere utile prestare attenzione ad alcuni fattori dietetici – forse non ai fini della cura della malattia, ma piuttosto ai fini della prevenzione di altri problemi di salute. Vediamo alcune delle strategie che sono state esplorate ed esaminiamo l’evidenza. Concluderemo con qualche consiglio pratico che ogni paziente di lupus può cominciare ad utilizzare oggi stesso.

Semi di lino.

Forse avrete già sentito parlare dello studio concernente nove pazienti con malattia renale causata dal lupus ai quali vennero somministrati semi di lino ottenendo un miglioramento. Ecco i particolari:

I semi di lino sono i semi della pianta del lino. Anche se non vengono abitualmente usati nella nostra alimentazione, ci sono persone in molte parti del mondo che cominciano la loro giornata con una colazione di cereali principalmente composta da semi di lino.

Con l’incoraggiamento di test preliminari effettuati somministrando semi di lino a topi affetti da problemi renali causati dal lupus, ricercatori della University of Western Ontario fecero successivamente un ulteriore passo avanti. Somministrarono dosi variabili di semi di lino a nove pazienti con nefrite da lupus, una forma comune di malattia renale indotta dal lupus. Diverse misurazioni della funzione renale migliorarono con una dose di 30 grammi di semi di lino al giorno (circa mezza tazza di semi di lino grezzi) mescolata a un succo o ai cereali della colazione.

Anche se questo studio è troppo ridotto per condurre a conclusioni decisive, è però incoraggiante, benché, come ogni ricerca, debba essere riprodotto per dimostrare di essere veramente utile. Nel frattempo, i pazienti di lupus con disturbi renali non dovrebbero interrompere il programma di cura e la dieta raccomandata dai loro medici. Visto che i semi di lino sono un cibo così interessante – con un elevato contenuto di fibra e di fitochimici, quei prodotti chimici vegetali che sono considerati utili per combattere il cancro – potrebbe essere una buona idea inserirne un po’ nella dieta. Come per ogni prodotto che possa essere utilizzato come terapia potenziale, occorre sempre interpellare prima il proprio dottore. I semi di lino possono essere acquistati in un catalogo per ordini postali.

Ancora una parola di saggezza: evitate l’olio di semi di lino che sta diventando un prodotto diffuso in molti negozi di prodotti per la salute. La ragione più importante per cui lo si dovrebbe evitare è che si tratta di un grasso puro e pertanto dotato di molte calorie. Molti pazienti di lupus, a causa degli steroidi che prendono e della loro ridotta attività, fanno fatica a controllare il peso, quindi l’assunzione di olio di semi di lino può complicare questo problema. Inoltre, si pensa che la maggior parte dei fitochimici – una ragione importante per cercare di inserire i semi di lino nella dieta – si trovino in certe parti dei semi di lino ma non nell’olio.

Integratori all’olio di pesce.

Molti gruppi di ricerca sul lupus hanno studiato gli effetti degli integratori all’olio di pesce (sia sotto forma di capsule che di liquido) sul lupus. Nel migliore dei casi, i risultati sono stati misti - cioè, mentre da alcuni studi è risultato che gli integratori all’olio di pesce sono utili per alleviare sintomi connessi al lupus, molti altri studi non hanno evidenziato alcun beneficio.

I ricercatori hanno indagato sulle possibilità che l’olio di pesce possa essere utile per i pazienti di lupus, perché ha un alto contenuto di acidi grassi omega-3 – un tipo di grasso che si trova quasi unicamente nel pesce (benché ce ne sia anche una parte nei semi di lino e in una ridotta selezione di pochi altri cibi vegetali). Gli acidi grassi Omega-3 hanno proprietà antinfiammatorie che potrebbero teoricamente essere utili per l’attenuazione dei sintomi del lupus. Qual è il miglior consiglio da dare al momento? Lasciar stare gli integratori con olio di pesce e affidarsi completamente alla propria dieta. Come l’olio di semi di lino, anche l’olio di pesce ha un alto contenuto di calorie. Anch’esso può portare ad un aumento di peso molto veloce. I tipi di pesce che sono particolarmente ricchi di acidi grassi omega-3 sono il salmone, lo sgombro e il tonno. E’ sempre una buona idea inserire del pesce nella dieta, in quanto si tratta di una fonte eccellente e poco calorica di proteine. Se alla fine gli acidi grassi omega-3 si dimostreranno utili, ne avrete ingeriti per anni. In ogni caso, chi fa ricerca sulle malattie cardiache è abbastanza convinto che gli acidi grassi omega-3 possano contribuire a limitare i processi con i quali le arterie si ostruiscono (arteriosclerosi).

Germogli di erba medica.

Alcuni pazienti di lupus hanno sentito dire che mangiare germogli di erba medica o prendere integratori di erba medica possa evidenziare la malattia o peggiorarla in persone alle quali è già stata diagnosticata. Si ritiene sempre di più a livello folcloristico che l’erba medica faccia bene per l’artrite. Il Dott. Victor Herbert, esperto di alimentazione, del Centro per l’Alimentazione presso i Mount Sinai and Bronx Veteran’s Affairs Medical Centers, dice che : "Per ogni singolo caso in cui sia stato rilevato che l’erba medica in una forma o nell’altra abbia indotto una malattia autoimmune, esistono probabilmente migliaia di casi in cui pazienti affetti da malattie autoimmuni che hanno assunto erba medica in una forma o in un’altra non hanno mai rilevato effetti collaterali".

Il miglior consiglio per il momento? Se siete pazienti lupici, è importante tenere un diario di quanto è accaduto quando la malattia si è riacutizzata. Come con qualsiasi alimento (o altra sostanza), se rileverete che i germogli di erba medica sono risultati associati a un periodo di aggravamento, evitateli per il futuro.

Troppa carne.

In uno studio su 156 donne giapponesi, i ricercatori hanno rilevato che l’uso frequente di carne (specialmente bovina e suina) aumenta il rischio di sviluppare il lupus di quasi tre volte e mezza. Anche se si tratta solo di un singolo studio, bisogna ricordare che mangiare troppa carne non è salutare per nessuno, trattandosi di un apportatore pesante di grassi saturi che occludono le arterie.

Per i pazienti di lupus è particolarmente importante ridurre l’apporto di grassi, anche se questo non riduce l’attività della malattia. I pazienti di lupus sono particolarmente colpiti da ostruzioni delle arterie e spesso in età più giovanile. Alcune ricerche suggeriscono che gli steroidi contribuiscono al processo di occlusione delle arterie. Altre ricerche fanno pensare che il lupus stesso possa causare l’insorgenza anticipata di malattie cardiache.

Ciò che ogni paziente di lupus può fare, a partire da oggi.

E’ evidente che i buoni consigli dietetici validi per tutti – osservare una dieta a basso contenuto di grassi e mantenersi in linea – possono essere particolarmente importanti per i pazienti di lupus. Mentre questa duplice strategia diminuisce il rischio di malattie cardiache e di cancro in chiunque, sembra che possa anche contribuire a ridurre l’attività della malattia nei pazienti di lupus. Negli animali alimentati con troppi grassi – specialmente se si tratta di una dieta ricca di grassi insaturi – ai quali sia consentito di diventare troppo pesanti, il sistema immunitario non funziona correttamente.

Nei topi, risulta particolarmente importante ridurre la quantità di grassi polinsaturi. Quando i ricercatori lo hanno fatto, l’attività della malattia si è ridotta e i sintomi di lupus sono diminuiti. Ecco come ridurre i grassi complessivi nella dieta:

  1. Ridurre la carne a porzioni di 2-3 once (ca. 60-90 gr.) e farla cuocere al forno o alla griglia;
  2. Sostituire con pasti vegetariani (come cereali e legumi) almeno due pasti di carne alla settimana;
  3. Ridurre o eliminare burro e margarina, insaporendo le verdure con erbe e succo di limone e mangiando il pane senza imburrarlo;
  4. Sostituire frutta fresca agli spuntini a elevato contenuto di grassi quali patatine fritte e altri snacks, nonché yogurt magro e sorbetti ai gelati di crema e agli yogurt normali;
  5. Completare con frutta, verdura e cereali integrali.

Il miglior modo di ridurre i grassi polinsaturi nella dieta è il seguente:

  1. Utilizzare olio di oliva invece di oli di mais, di cardamo, di girasole o di arachidi;
  2. Utilizzare meno cibi congelati o pronti, fatti con oli di soia e di semi di cotone contenenti molti grassi polinsaturi.